Longinespassion
 

Il cronografo Longines 13ZN , the legend , parte I .

La nascita ed il contesto generale

Nel 1936 , con la ripresa del mercato Statunitense e , dopo i lunghi anni della depressione , col ritrovato equilibrio nei rapporti con la Longines Wittnauer & Co di New York (nuova denominazione sociale dopo la riorganizzazione voluta da Maurice Savoye , l'anno precedente),  ai Longines  sostituirono  il glorioso calibro 13.33Z (del 1913) , il primo cronografo da polso della storia , con un nuovo calibro cronografico più moderno e meno oneroso dal punto di vista produttivo : il 13 ZN .
























La progettazione ed il brevetto (relativo al dispositivo Fly-back) risalgono al 1935 mentre tutte le attrezzature e macchinari necessari alla sua produzione vennero costruiti all'interno della Longines, nel 1936. Nel reparto attrezzerie , negli anni '40, lavoravano 11 persone.

























Nacque così il 13 ZN , una autentica leggenda nel mondo del collezionismo , il cronografo che diede lustro alla Longines per la sua ricercatezza formale e tecnica. Tutt'ora un'icona del collezionismo.
La richiesta di cronografi , in particolare dagli Stati Uniti , era molto alta in quel periodo e così si mantenne sino alla fine del secondo conflitto Mondiale. Avere un calibro affidabile , preciso e con un prezzo accessibile si verificò una mossa commerciale vincente. Preciso che il prezzo era comunque elevato e poteva essere sostenute solo da persone abbienti o da aziende / enti per darli in dotazione ai loro tecnici.
Dato che la richiesta di cronografi proveniva dalle industrie o dagli eserciti , alla Longines svilupparono nel corso degli anni dei modelli di cassa impermeabile e tasti  stagni (1° brevetto del '38).- Vale la pena citare che quest'ultima  novità venne presentata nel corso del raduno di tutti gli importatori a livello mondiale tenutosi a St. Imier nel 1938. Evento citato nel libro sulla maison edito nel 1942 in occasione dei festeggiamenti per i 75 anni. 






























Il 1936 vide anche la prematura morte , il 24 dicembre , del nipote di Ernest Francillon , Adrien. Tale lutto colpì profondamente sia il personale dell'azienda che la cittadina di St. Imier . I Francillon erano persone molto stimate e generose , amate moltissimo dai cittadini di tutta la vallata. 
































Dobbiamo ricordare che il 13 ottobre 1907 , a Saint-Imier, venne scoperto un busto in memoria di Ernest Francillon e gli venne dedicata la via principale . A Jacques David venne dedicata un’altra via del paese.


















Tuttavia , grazie alla lungimiranza del vecchio Ernest , la struttura organizzativa della società si dimostrò ben costruita e nonostante  la mancanza improvvisa di una pedina , seppur  molto importante come Adrien , tutto continuò a funzionare a dovere. Dal punto di vista societario  la Longines era già una società in accomandita per azioni con un azionariato vasto e diversificato ( incluso banche e colleghi illustri).
Riguardo al nostro cronografo , subito dopo la seconda guerra mondiale , esattamente nel 1947 , venne messo fuori produzione e rimpiazzato dal più giovane e meno costoso 30CH , eccezionale cronografo anch'esso . Solo 11 anni di produzione a cavallo di una guerra. Si tratta quindi di una referenza non molto comune ed ambita dai collezionisti di cronografi d'epoca che ritengono il 13ZN un' autentica leggenda……. Ecco una litografia tratta dal libro della Longines edito nel 1942 (1945).


















  




La pubblicità ed i listini dell'epoca
Eccovi alcuni esempi di pubblicità e cataloghi dell'epoca in cui si possono confrontare anche i prezzi ai quali venivano commercializzati i 13ZN. Dalle pubblicità si evince che i quadranti  potevano essere scelti dal cliente al momento dell'acquisto in modo tale da personalizzare il cronografo a seconda delle esigenze tecniche ed estetiche.
Tratto da catalogo Calderoni del 1936 , a sinistra uno dei primi 13ZN con quadrante in smalto , la novità... 








































Ecco un catalogo Longines edito da Calderoni nel 1937 con i 13ZN e relativo prezzo in lire








































Un catalogo /listino americano degli anni ’40 rivolto a tecnici ed aviatori......









































Alcune immagini tratte dal catalogo Longines n°20 del 1938 , un pezzo di storia molto importante......











































Il Movimento
Il calibro 13ZN ha un diametro di 29,80 mm (13  linee ed 1/4 ) ed un'altezza di 6,05 mm.. E' uno dei pochissimi movimenti cronografici di manifattura . La platina è di tipo Lèpine con 6 ponti e 18 rubini.Il movimento è a ruota a colonne ( 8 nel due pulsanti e 6 nel mono pulsante) ed il bilanciere è del tipo mono-metallico a viti con 18.000 alternanze/ora. E' dotato di anti-choc solo a partire dal 1938. I  modelli antecedenti ne erano ancora sprovvisti. Il funzionamento è ore , minuti , secondi , contatore semi-istantaneo dei 30 minuti , contatore trainante dei secondi cronografici centrale . Poteva essere acquistato nella versione ad un pulsante o a due , con molte varianti dimensionali , di quadrante e di materiale costruttivo della cassa. Tutti i movimenti erano dotati della funzione di "retour en vol" o funzione Taylor , salvo alcune eccezioni  previste :
-la prima , tecnica , riguardava i modelli  mono pulsante dove tale funzione non era realizzabile.
-La seconda invece era probabilmente su richiesta e limitata a quadranti con la sola scala del quinto. E' in questi ultimi che la funzione  Taylor veniva inibita attraverso la trasformazione del relativo martello. La “planche” di fornitura estratta dall’introvabile libro n°8 ...........





































Non tratteremo qui la variante con "sommatore centrale dei minuti" ( brevetto del 1942) già descritta ampiamente nel mio articolo dedicato. Nel tempo la platina venne modificata per necessità di fissaggio nelle casse impermeabili. Possiamo dire con sicurezza che il padre del 13.ZN fu Alfred Pfister , allora responsabile tecnico dell'azienda , persona che prese il posto di Jacques David , socio di E. Francillon ed ingegnere di grande talento , scomparso alcuni anni prima. Una litografia col ritratto e foto che lo ritrae in attività nell’ufficio tecnico...




















Le finiture del movimento erano di due tipi:
1.Con doratura galvanica (VRAC) su fondo grené , anglage . Macchina gialla.




















2.Con rodiatura (o nickelatura , alla Longines il reparto era denominato "nickelage") , finitura ad onde di Ginevra ed anglage. Macchina Bianca. 

















Le viti erano a testa lucida. Il funzionamento della macchina è eccezionale per precisione e dolcezza d'innesto. Il Fly-back in azione è mirabile. All'orecchio il  ticchettìo del 13ZN è molto musicale e deciso.
Foto del bilanciere con spirale Breguet

















La cassa , corona e pulsanti
Qui la faccenda si complica dato che le tipologie di cassa , corona e tasti è molto ampia.
Chiariamo subito un punto: Il 13Zn non venne mai realizzato con casse cromate , nickelate o dorate su base ottone. La levatura del cronografo non lo permetteva , i competitors erano le blasonate aziende di "Haute Horlogerie" dell'epoca quali Patek Philippe , Vacheron & Constantin , Movado ecc. .
Generalmente nei 13ZN troviamo casse le cui misure variano dai 34mm (versione Small) , ai 35/36 (versione Medium) sino alle versioni (versione Large) che raggiungono i 37,5/38mm.

-Le casse in oro
Furono realizzate raramente in oro 14K , nella gran parte dei casi in oro giallo 18K , ancor più raramente in oro rosa 18K.
Tutte le casse in oro dei 13ZN sono dotate di tasti quadri e corona dust proof da 6,5/7 mm di diametro (24 denti). La forma , nonostante la mancanza di alcun logo , é inconfondibile . Erano incapsulate in oro. Il fondello è sempre e solo a scatto. Le più comuni sono quelle a bariletto , con anse saldate. Di queste esiste una particolare versione con le anse cosiddette "caché". Le casse a "bariletto" hanno il  diametro  di  34 mm. ma , raramente, ci si può imbattere in quelle da 36,5 mm. . 
Esistono parecchie forme di casse in oro  che illustreremo di seguito con esempi visivi . Da ricordare la famosa cassa ad anse snodabili. 
Le casse in oro del 13zn erano pesanti , robuste e non venivano prodotte negli ateliers Longines bensì erano commissionate a produttori esterni specializzati. Il punzone col martello ed il relativo numero  indicano l'artigiano sub-fornitore. Nel fondello interno delle casse in oro veniva riportato il seriale del movimento senza alcuna referenza , la scritta Longines (non sempre) ,  il punzone con la testina simbolo dell'oro ed il titolo dello stesso (0,750 o 0,585). L’unica eccezione a ciò poteva venire dai cosiddetti “transizionali” , quei 13ZN cioè che dal 1947 in poi , per pochissimo tempo , vennero commercializzati con fondelli con referenza e quadrante con la clessidra alata a conio. In generale nei 13zn in oro le anse erano fisse ma , nel tempo , alcuni pezzi sono stati adattati a quelle a molla.


















-Le casse in acciaio
Nelle casse in acciaio del 13ZN la Longines ha dato il meglio di se stessa. Le forme , le proporzioni ed i dettagli fanno di queste casse degli autentici gioielli  innovativi per l'epoca ed oggetto del desiderio di molti collezionisti. La fabbricazione delle casse avveniva all'interno dello stabilimento Longines nell'apposito reparto che , nel 1942, contava  72 addetti.

























Nelle versioni in acciaio si usava sia l'acciaio inox 18/8 "Staybrite” D.D.Q (marchio registrato nel 1924 e prodotto dalla Thomas Firth a Sheffield - UK-) , sia l'acciaio inox ad uso orologiero (Inox 304L).  Le principali casse in acciaio Longines si dividono fra :
casse a scatto (snap back case)
Eccole elencate:
.Con le classiche forme a bariletto in tre parti con anse saldate o cachée da 34 o 36,5 mm con tasti a leva.
.Con lunetta ferma vetro bisellata e sfaccettata (a scalini) in tre parti da 34 e 37 mm con tasti a leva
.Con ghiera piatta a moneta e tasti a leva da 37 mm.
.Classiche con anse ad artiglio e lunetta conica, divise in tre parti ,  tasti a leva da 34 e 37 mm..
.Con anse snodabili (ricordate che su questi modelli in acciaio viene riportato all'interno del fondello solo il seriale del movimento , non ci sono numeri di referenza né marca) in tre parti e tasti a leva da 37,5 mm..
casse impermeabili  (waterproof case)
Qui troviamo gli esemplari più belli ed importanti dal punto di vista collezionistico :
.Cassa monoblocco con parte superiore "a gradini" , fondello a forte pressione e tasti respingenti (brevetto Longines) diam. 37,5 mm. , corona water-proof di grosso spessore "mille righe" con tige snodabile. 












Unica tipologia 13ZN a 4  cifre riportate sull'esterno del fondello. Seriale cassa esterno riportato sull' ansa interna. Anse fisse .  Fu la prima cassa waterproof della Longines.
.Cassa monoblocco con parte superiore a gradini e fondello a vite con le tipiche tre tacche d'apertura ( che danno il nome alla tipologia), tasti a pompa di grosso diametro ,  diam. 37,5 mm., corona moister-proof a 24 denti. Referenza a 5 cifre riportata sull'esterno del fondello come pure il seriale cassa che viene stampigliato anche sull'ansa. Fu il successore del tasti respingenti di cui prese il posto.
.Cassa monoblocco con finta lunetta ferma vetro e fondello a forte pressione e doppia linguetta , tasti a pompa diam. 37 mm., corona waterproof bombata anonima . Referenza riportata sull'esterno del fondello. Fu l'ultima versione delle casse waterproof della Longines.
.Cassa monoblocco con finta lunetta ferma vetro e fondello a forte pressione , tasti a pompa , diam. 35 mm. , corona waterproof bombata. Versione commercializzata spesso nel mercato americano.

A parte le casse in oro e quelle ad anse snodate (sia oro che acciaio) , dove il seriale cassa corrisponde al seriale del movimento , può succedere che anche nei primissimi modelli prodotti in acciaio non vi sia traccia di numero di referenza bensì solo del seriale del movimento. La referenza interna al fondello è di 5 cifre ( eccezione fatta per i tasti respingenti  a 4 cifre  che , assieme al tre tacche,al doppia linguetta ed al forte pressione, sono all'esterno del fondello)accompagnata dal seriale della cassa ( due o tre cifre) che in alcuni modelli, tipo il tasti respingenti , il tre tacche ed il doppia linguetta, vengono riportati all'interno dell'ansa.

I quadranti e gioco sfere
Se il movimento 13zn è una meraviglia , a mio modesto parere i quadranti di questi spettacolari cronografi da polso non sono da meno. Due erano i fornitori principali di questi quadranti :
.La concittadina Flueckiger & Cie S.A. (la cui prima sede a Saint-Imier sorgeva in rue Agassiz , la stessa via del Comptoir Agassiz di Ernest Francillon) col marchio ZJ (le iniziali del fondatore Zélim Jacot). La collaborazione stretta con Longines iniziò nel 1872.



















.La celeberrima Stern Frères SA di Ginevra che contrassegnava il retro dei suoi quadranti col marchio della famosa stellina (pentacolo).



















Oltre ai marchi , i produttori marcavano il retro dei  quadranti con numeri seriali . La Flueckiger contrassegnava col numero 1 la Longines mentre la Stern inizialmente marcava coi numeri 51 ed in seguito 71 cui seguivano 3 o 4 cifre.



















La loro qualità era eccellente tanto che  da questi stessi fornitori si approvvigionavano ( tutt'ora) anche marchi famosi di altissima orologeria come PP , Vacheron Constatin , A. Piguet , Movado ecc.































I quadranti dei 13ZN si possono suddividere in tre principali categorie :
. quadranti in smalto, molto rari e presenti sui primissimi pezzi (quasi di transizione)
. quadranti metallici elettrocolorati  a più toni o verniciati e con stampa a tampografia ( i più diffusi).  
. quadranti sandwich , suddivisi in tre parti : ébauche , lamina d'oro o d'argento centrale e piastra superiore verniciata e con le scale tampografate. Gli indici di questa risultano traforati in modo che il sandwich , una volta ricomposto, lascia intravedere la lamina di metallo prezioso sottostante, in tri-dimensione. Caratteristici i 4 rivetti ai  punti cardinali per il fissaggio dei tre strati ( brevetto Stern).









































Ecco la vista laterale in cui si percepiscono i tre strati...







All'interno di queste tipologie di quadranti  esiste un'ulteriore suddivisione tipologica :
. Con compass piccoli (questi presenti di solito nelle referenze iniziali , in special modo nei tasti respingenti e nei tre tacche).
. Con compass grandi ( la maggioranza).
I compass potevano avere lo "chemin de fer " doppio oppure singolo. Di solito si associa il primo alle tipologie più datate anche se regole fisse in questo senso non esistono. Spesso le differenze non sono temporali ma legate ai differenti produttori. 
In tutte le tipologie su citate va ricordata la caratteristica tipica ed unica del 13ZN é di avere i due compass asimmetrici (leggermente) e di essere dotati di tre piedini di fissaggio al movimento. I quadranti 13ZN possono essere interscambiabili ( a parte il problema del diametro) solo col 13.33Z. Normalmente si possono trovare quadranti differenti sulla stessa referenza.
In effetti il problema del diametro è un altro punto di originalità nel 13ZN. 
Infatti abbiamo tre misure di quadranti:
.29 mm. piatto per tre tacche , casse respingenti, doppia linguetta ecc. (ciò a dispetto del diametro della cassa che arriva a 38 mm).
.32 mm. piatto per casse a bariletto ed altre di misura media.
.34 mm per i giganti a scatto da 38 mm. In questo caso la forma può essere sia piatta che bombata.
A livello tipologico si possono trovare svariate combinazioni e varianti che analizzeremo in seguito ,  caso per caso , assieme al gioco sfere relativo.
Un'ultima parola riguardo ai quadranti cosiddetti “transizionali” ovvero quelli installati sugli ultimi pezzi usciti dagli atelier di Saint-Imier. Sono di rara reperibilità e posseggono il nuovo logo con la clessidra alata. Sono realizzati a conio con gli indici e la clessidra monoblocco con l'ébauche. La grafica é molto simile ai nuovi 30CH con doppie scale blu e rosse. 





















Un nota da ricordare sempre quando si acquista un 13ZN : le tacche telefoniche sui 13ZN non sono MAI state tampografate. In loro presenza siate certi della ristampa.

Le sfere Longines sono dotate d'imboccatura sul canotto standardizzata sia per i cronografi che per i solo tempo.


















 


Un catalogo con l’assortimento sfere Longines........








































Potevano essere a foglia , a bastone , a gladio , a bastone “thin” azzurrate , silver , dorate o al radio. Venivano scelte in base alla grafica del quadrante e la forma della cassa.


I BREVETTI
Ecco le copie dei brevetti relativi al calibro 13zn. Di seguito il brevetto n°183262 del 12 giugno del 1936 con l’esposizione del “retour en vol”...........










































Tavola tecnica......



































Il secondo di seguito esposto é relativo ai tasti “ a respingente” (buffer buttons) , caratteristica UNICA nel suo genere nell’ambito della cronografia vintage...........









































Tavola tecnica......








































Da un vecchio catalogo del 1938 , l’introduzione ai leggendari cronografi  13ZN............





























Infine alcune immagini di memoria....
Un reparto della Longines nel 1942.....................









































I controlli in uso nel 1940 , molto accurati e precisi , in perfetta sintonia col motto del suo fondatore , Ernest Francillon che amava dire che le macchine potevano tagliare , tornire , lucidare ma , senza la mano e l’ingegno dell’uomo , nulla poteva essere eseguito alla perfezione........ 
















La premiazione dell’agente per la Svizzera Wirth per i suoi 50 anni di attività ininterrotta con la Longines , era il 1942...........





























Il 13ZN prese parte alla vita produttiva e sportiva in quattro continenti dal 1936 al 1947 , in molti eventi il tempo era cronometrato da questa magnifica referenza della Longines........




























80 anni e , a volte , stupire ancora...........la leggenda continua....................


























Ringraziamenti speciali a :
Renato Zamberlan , Amico e mastro orologiaio in Treviso per la consulenza tecnica e molte foto .
Franco Tocco , Amico e fotografo per le sue magnifiche foto di molti pezzi presenti nell’ articolo.
Marino S. , Amico ed esperto vintage , per il suo aiuto
G Aquilini , collezionista Longines per i suoi magnifici pezzi
Andrea Foffi , titolare di www.oredelmondo.com per i suoi stupendi cronografi
Roberto R. Jatucka di www.newoldtime.com per i bellissimi cronografi e per le sue foto.
Andrea Marzari di  www.lorologiese.com per i suoi stupendi cronografi
Angelo Gallamini , Amico e collezionista inimmaginabile
Marco Giorgini,  Amico , per i suoi stupendi cinturini e per le sue foto professionali
www.caso.it  per le foto del 13zn Mobeck
Francesco NoTime , massimo esperto di 13zn ed Amico, per i suoi ambiti cronografi
Alfredo Paramico , collezionista ed esperto Longines
A.M. John Goldberger , grande collezionista ed esperto Longines 








































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